III. 7 ottobre
Francesca Pennini:
La visibilità dell’ano determina la geografia scenica
Cit: Se volete possiamo scambiarci io e Angelo visto che il mio ano è invisibile in quella posizione.
Dal buio più nero alla luce è velocissimo.
L’alba è velocissima.
Notte insonne.
Dopotutto l’insonnia fa parte del destino dei fantasmi.
Una testata compromettente al letto a castello tornando nel buio dal bagno… Seguivo il consiglio “guarda dove metti i piedi” e con la torcia illuminavo il cammino. Stramazzo nel silenzio accasciandomi di lato mentre Davide dorme silenziosamente. Non russa. Non si muove.
Ho ascoltato tutta la notte.
Gli unici suoni che percepivo erano il fischio della mia narice sinistra (probabilmente se avessi respirato a sinistra avrei avuto un bel sonno) e il lamento del frigorifero. Provo a sincronizzare il mio respiro con il suo canto.
Dobbiamo registrarlo e tenerlo come sottofondo dello spettacolo, come canto delle balene, come acufene.
E’ lui, qui, la voce del fantasma. La lingua intelligibile aliena. Poltergeist.
La giornata prosegue senza fiato.
Sintomatologia attuale:
Sindrome dell’occhio secco.
Fauci cadenti.
Corpo liquefatto.
Sabbia sulla retina.
Pensieri macinati.
Fibrillazione.
Angelo Pedroni:
Non rinunciare alla complessità
Oggi metto il naso fuori dalla porta del teatro ed è autunno inoltrato, all’improvviso. E con una violenza disarmante aprire la porta laterale della sala che ospita il lavoro mi ricorda che il tempo in teatro funziona in modo diverso, che le priorità si sballano, che la vita si fa laterale e la complessità domina sovrana. Dentro la sala vige il buio, l’artificio del buio durante il giorno, che ci sia il sole, la pioggia, che sia estate o inverno, in Giappone come in Australia. Tutto è artificiale, è questione di priorità. Non dare niente per scontato. Questa volta ci sono troppi simboli, tutto acquista un senso fuori controllo, le citazioni di citazioni si moltiplicano e gli strati visivi si sovrappongono. È questione di complessità. Da quando è iniziata la residenza è passato un anno. Da quando è iniziato il progetto tutto il tempo del mondo. Adesso sono curioso di vedere cosa succederà quando esisteremo in quel minuto che segue la fine dello spettacolo, in quel punto in cui convivono la storia e l’attuale.
Simone Arganini:
L’alternanza di stati regola l’equilibrio.
Criptico. Due volte, per due volte. Sette, sei. Cinque, ma sei. Nove e mezzo, diciotto.
Ieri ho visto una ragazza con un attacco epilettico. Mi ha fatto venire voglia di prendermi cura.
Sovraccarico. Addormentamento.
Mi confondo tra i giorni.
Mezzi di trasporto. Piedi, bici, macchina.
Bambini che vengono in gita a piedi verso la nostra casetta.
“Il management della nostra cucina fa schifo” “Eh?” “…” “Ah”
Domani ho un cannolo prenotato.
Il tempo della fecondazione sembra passato in soli due giorni.
Team. Coccole. Contact. Punti di pressione. Forte. PIERCING KICK. COLD PIERCING KICK. Oooooohmmmm.
Carmine Parise:
La telepatia è linguaggio
Felicità.
Vorrei vedere quel sorriso tutti i giorni.
Quanto è bello vedere le persone sorridere? Avevo letto degli effetti chimici che si scatenavano nel farlo o nel riceverlo, ma non me li ricordo.
È arrivato il freddo. Ogni anno è una sorpresa. Non riesco a trattenere nella memoria la temperatura dell’autunno/inverno. Lo riscopro continuamente. In questo lavoro non è semplice conviverci, voglio provare a prepararmi meglio nei prossimi giorni.
Oggi ci ho sentiti tutti molto vicini.
È stato davvero come essere una famiglia allargata, sembravamo tutti un po’ sibilings. A differenza delle altre residenze, il tempo mi sembra volare. Scorre in fretta, scivola via. Penso sia una sensazione positiva.
Ora testa alle prossime giornate, saranno sempre più di fuoco!
Alberto Favretto:
Inceppaménto s. m. [der. di inceppare]. – 1. L’inceppare, l’incepparsi; cosa che inceppa, soprattutto in senso fig., ostacolo, intralcio[…] Interruzione del funzionamento di un’arma da fuoco per un guasto o per munizioni difettose; per estens., anche di altri meccanismi.
E come per magia mi accorsi che stavo indossando i pantaloni della tuta.
Meditazione e yoga sono pratiche che non appartengono al mio quotidiano. Sonde che scoprono zone contratte, zone legnose, calcaree, concrezioni di ruggine, connessioni deboli, stratificazioni basaltiche, ingranaggi che. Non si toccano. Percezione di malfunzionamenti. Porzioni di struttura e infrastruttura che non rispondono come dovrebbero o come potrebbero. Non corrispondono all’aspettativa. Non corrispondono al ricordo. Oggi è stata una giornata di analisi dell’inceppamento.
Emma Saba:
Quando senti freddo fai gli addominali.
One of your eyes is telling a very soft story, while the other one is showing no mercy. It’s the Taurus fight
Ho la sensazione di essere tornata a casa.
Sto iniziando a immaginarmi il pubblico in platea. Avrò paura. Come sempre. Sentirò i nervi delle piante dei piedi tirare.
Dovrei guardare di più le persone negli occhi. Ho iniziato ad evitarlo a 16 anni perché due signori per strada nella stessa settimana avevano pensato che ammiccassi loro e mi avevano chiesto di andare a casa insieme. Vorrei guardare di più le persone negli occhi.
Non vedo l’ora che sia domani.
Davide Finotti:
Oh cornacchia, bizzarro animale,
non mi vuoi dunque abbandonare?
Pensi di avere presto
il mio corpo come preda?
Quanta vicinanza c’è tra la cornacchia e il viandante? Quale è la natura che lega preda a predatore? La cornacchia non vuole abbandonare il viandante solo perché se ne vuole cibare? O la vera bizzarria sta proprio in quel profondo, quasi affettuoso legame che li lega?
Teodora Grano:
691. Per farti fuori devo farti dentro. È divertente ma è vero. È vero ma non fa ridere.
Only with the words of others:
“Your picture is still
On my wall, on my wall
The colors are bright
Bright as ever
The things we did, I can’t forget
Some things last a lifetime”
Some Things Last a Long Time, Daniel Johnston, 1990
“Una poesia dei vivi è quanto di più vicino ai morti
Una possibile tomba nascosta in cielo
Come un’impossibile soffitta chiude a chiave nella polvere
Un ragno o una mosca
I cadaveri sono scatole intagliate che i fantasmi prenotano per abitarvi
Aspettando che la mia mano quando si apre lasci impronte”
Vicinato (4) , Yang Lian, dove si ferma il mare.
Prima di leggere il libro di Lane , avevo visto pochi pazienti sordi che avevo in cura sotto l’aspetto puramente medico – come “affetti da disturbi alle orecchie” o come persone “otolicamente menomate”-. Dopo averlo letto, cominciai a vederli in una nuova luce, soprattutto quando mi accadeva di osservarne due o tre che conversavano a segni fra loro, con un’intensità e un’animazione di cui prima non mi ero mai accorto. Solo da quel momento presi a considerarli non più come sordi ma come Sordi, membri di una comunità linguistica differente.
Oliver Sacks, Vedere voci
“Che cosa rende B appetibile per A: il suo essere altro o il suo essere simile? Se fosse l’alterità cruda ad essere appetibile il cannibalismo dovrebbe scattare appena il prigioniero è portato nel villaggio. Ma se il prigioniero B fosse diventato completamente A avrebbe senso ingoiarlo? Anche sotto questo profilo, il principio di “bilico” si configura come un criterio molto pertinente. Il prigioniero B viene mangiato in un momento in cui la sua assimilazione ad A è stata spinta fino a un punto critico, superato il quale sarebbe divenuto forse impossibile farlo fuori (o meglio “dentro”)”Francesco Remotti, Contro l’identità