II. 9 giugno 2020
Teodora Grano:
[2020]A. Frasi di intonazione e punteggiatura chiara. MA: In silenzio .
Le mie ciabatte vanno in bagno
Stop
Plof
B. La chiarezza dell’azione sta nella pulizia del suo suono. Sintesi perfetta di ciò che è stato.
Ziiipp
Scrsssrs
Flip
Slich
Cik
= Una sigaretta
Problema esistenziale: Troppi recettori tutti concentrati in due punti. Una Fregatura.
Buona soluzione alla deambulazione: l’andatura dei salici.
Fotografie : pezzi di materia staccata dal resto. Saluti e baci da Francis Bacon.
(Extra: In dei momenti credo di essermi sentita come gli alieni di quelle foto poco credibili rubate agli archivi segreti del pentagono )
[2992 d.C.]I feel like the only one trying to speak a proper language in between a bunch of dopes.
Da: “formate una linea tenendo gli occhi chiusi ed orientandovi con il suono dei passi” = Un bel concerto per spazio deforme
Angelo Pedroni:
Esordi di una specie appena nata. Tra individui che condividono lo stesso assetto di strategie offensive la comunicazione di un atteggiamento aggressivo potenzialmente letale è fondamentale. Ed è per questo che a tutti gli altri risulta misterioso l’accoppiamento dei ragni, il gioco dei lupi e la nascita delle aquile. Essere predatori non significa sterminare tutto quello che è possibile toccare. Allora perché ti muovi? Perché non ci sono alternative nel mondo dei simili.
Carmine Parise:
Sono preda o predatore?
Sono un grido alla finestra.
Il nostro sonar funzionerà come i nostri occhi?
Simone Arganini:
Dov’è il suono?
I transienti sono localizzabili.
Il fruscio mio amico.
Ma il mio suono lo sento soprattutto io.
Non solo suono. Molto odore.
Mi dispiace.
Le orecchie dicono ai piedi dove andare.
Si capiscono.
Io di mezzo ci provo.
Francesca Pennini:
Parla il corpo che sarà torturato.
Parla il corpo pronto a qualsiasi cosa.
Liberato da ogni scelta.
Venite, abbandonate il vostro galateo.
Sono Gulliver e voi numeri indefiniti di ditine e fiatelle.
Sono puro paesaggio abitato. Sono cadavere che diventa pasto.
Godo quando mi sposto nel silenzio totale, un qualcosa che ha a che fare con lo sparire.
Non esisto per nessuno.
Non resisto a nulla.
Negazione gravitazionale.
Il suono è nelle superfici. Il silenzio è nell’aria. Il suono è nell’impatto, nel contatto.Tatto. Tattoo?
Fa TAT TAT
Simone: capelli morbidi. Neutro Roberts stick. Scricchiolante.
Teodora: allucinazioni di treccine, odore di qualcosa che non trova nomi al buio, caldissima mano
Carmine: come mettere la testa sul cuscino, respirazione evidente
Angelo: consistenza ispida, esoscheletro, pelle braille
Dovete assolutamente sentire cosa c’è dietro alle ginocchia di Angelo. Viscosi gorgoglii pulsanti. Il ventre di un riccio.
Dovete farvi appoggiare un occhio addosso. Un occhio chiuso che si muove come la testa dell’ecografo.
Mi sono tuffata nell’ascella più morbida mai sentita. La mancanza della scapola di riferimento e la prossimità di un culo ha riletto l’intero viaggio come itinerario popliteo.
Rimane da scoprire da dove venisse l’odore di mandorla.
Ho assistito alla costruzione di una mini-società da zero.
Una società che scopriva le sue possibilità in diretta.
Inventava il linguaggio. l’identità, la politica. Tentava la geometria.
Dramma e comicità in un piccolo squarcio esistenziale.
Allenarsi a qualcosa di impossibile è costruire minuscoli tasselli di corpo nuovo.
Bricolage evolutivo accelerato.
Chiedevamo cosa dare alla gola in cambio della voce.
Ora, invece, cosa daranno i talloni alla pupilla, i muri ai timpani, i pavimenti al pensiero?
Quanto silenzio crescerà fuori da quell’urlo?