FITONESS
Una pratica cinetica inventata per il processo creativo di Manifesto Cannibale.
Il fitoness è un allenamento all’essere vegetale e mira alla traduzione dei virtuosismi tipici delle piante per i corpi degli esseri umani.
Non richiede esperienza pregressa e può essere praticato da tutti, nella quotidianità.
BENEFICI ED EFFETTI COLLATERALI
- Alterata percezione delle durate temporali
- Amplificazione delle capacità percettive
- Fenomeni più o meno empirici di telepatia
- Miglioramento o alterazione della qualità del sonno
- Capacità di orientare i sogni e di ricordarli più vividamente
- Aumento della soglia di resistenza e resilienza
- Minore propensione all’uso della parola
- Aumento dell’equilibrio e del radicamento
- Maggiore sensibilità alla luce
- Respirazione più profonda e consapevole
- Aumento dell’energia
I PRINCIPALI CIRCUITI DI FITONESS PREVEDONO:
L’immobilità / resistenza come trascendenza
(impossibilità, amplificazione, competizione, essere sessile)
La lentezza / come vibrare più forte
(il microcosmo involontario, coreografia dell’invisibile e altri virtuosismi viscerali)
La presenza / teletrasporto molto analogico
(sonno, sogno, sonnambulismo, meditazione, eccitazione)
Il respiro / per un cannibalismo cortese
(alterazione, dichiarazione, apnea, mescolanza chimica, tachimetro)
Fotosintesi / cedere diottrie alla pelle
(visione attraverso le palpebre, lo spettro del buio, oltre gli ultravioletti, sotto agli infrarossi, silenzio per gli occhi)
Sonar / mappe per timpani
(geografia cieca dei suoni, toccare con i tacchi, silenziatori molto analogici, orecchie senza palpebre)
Randomness / l’abbandono come misticismo
(essere nelle mani dell’Altro, allenarsi all’impreparazione, essere osservatori di se stessi)
ALCUNI ESERCIZI DI BASE
- Fare azioni quotidiane senza produrre suoni
- Pranzare ad occhi chiusi
- Passare un intero giorno in compagnia senza parlare
- Guardare attraverso le palpebre
- Stare immobili in luoghi pubblici
- Smettere di usare la sveglia (e non fare tardi)
Verranno inserite in questa pagina alcune proposte di fitoness.
É in preparazione un vero e proprio “Manuale di Fitoness” per chiunque voglia sperimentare in prima persona.
RANDOMNESS
La Randomness è una delle pratiche di fitoness più estreme ed immersive. Va pensata come un virus, una condizione latente che tutti hanno e che non si sa quando si manifesterà.
Consiste in uno stato repentino di passività assoluta del corpo innescato da uno specifico trigger. Viene descritto dai praticanti come uno stato extracorporeo, in cui il giudizio è sospeso e il corpo non appartiene più al soggetto.
Sintomi e manifestazione dei sintomi:
Abbandono totale del corpo, stato di passività, muscolatura atrofizzata, palpebre abbassate.
Simile allo svenimento/collasso/perdita dei sensi. Respiro regolare. Battito cardiaco e segni vitali nella norma. A volte spasmi addominali e contrazioni dei muscoli facciali.
Funzionamento:
Tutti propongono dei “trigger” scrivendoli su bigliettini segreti che vengono messi in un unico calderone.
Esempi di trigger:
“quando fai un brindisi”;
“quando qualcuno ti chiama per nome”;
“quando senti il suono delle campane”.
Ciascuno pesca a caso e non comunica a nessuno il suo trigger. Quando avviene il fenomeno segnalato si attiva la Randomness, ovvero la persona che ha pescato il bigliettino si abbandona completamente ad occhi chiusi qualsiasi cosa stia facendo ed in qualsiasi contesto si trovi (pubblico o privato).
Può venire spostata, manipolata, torturata, accudita… Rimane in questo stato finché qualcuno non lo “allucina”. Potrebbe durare svariate ore.
Allucinare = applicare con le dita pollice e indice della mano una pressione sull’ alluce del piede del soggetto in randomness per riportarlo ad uno stato normale.
Vedi la sezione “Sonniloqui” per esplorare i racconti di Randomness memorabili avvenute durante le residenze creative.
Istruzioni per l'ascolto:
Resisti alla tentazione di ascoltarne un pezzetto prima del tempo!
Scegli un luogo naturale: un bosco, una foresta, un corpo di ballo immobile vegetale.
Prenditi un tempo ad occhi chiusi per sentire i suoni dello spazio.
Poi indossa le cuffie e ascolta il primo brano stando immobile.
Apri gli occhi e ascolta tutti gli altri camminando, in silenzio.
Divora il mondo con lo sguardo.
Inspira, espira.
Alla fine, se vuoi, invia per email a manifestocannibale@gmail.com una foto del luogo in cui sei e la tua riflessione.
AUTOSTRADA vs ARBORETO
durata: circa 30 minuti
Audio registrato sulla A14 in coda verso il "Tavolo delle idee", parte di "Stato dell'Arte" organizzato da C.Re.S.Co. coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, una discussione attorno alle poetiche e alle politiche della scena.
Il primo audio è una delle risposte scritte appena sveglia di getto guardando le foto dei miei complici cinetici che sono in residenza senza di me. Unico indizio che ho del loro lavoro, unico segno che arriva da me per loro. Sono parole scritte e subito registrate con la prima voce del mattino, buona alla prima. Poi inizia un comizio autostradale solitario. Non sono nati per essere condivisi... Ci sono alcuni strafalcioni, ridondanze prolisse, abbondanti "ehm" e qualche tono irritante. Chiedo venia. E' una confessione disarmata, piccola nudità. "
“Avete tutti le cuffie?”, Francesca Pennini ha pensato ad una passeggiata nel bosco per presentare il nuovo progetto di CollettivO CineticO. Durante il viaggio verso Mondaino è rimasta bloccata sull'autostrada Bologna- Ancona, per traffico intenso. Nell'attesa ha registrato delle riflessioni audio. Sono 6 vocali della durata complessiva di trenta minuti. “Non so se qualcuno ascolterà questi audio, sto pensando che sarebbe molto bello non parlare dal vivo, ma lasciare parlare questa voce registrata in leggerissima differita, un po' ottusa perché registrata, chiedo scusa per l'impermeabilità di questo discorso, nel caso qualcuno lo sentirà”.
Così si conclude l'ultimo messaggio audio. Superato il traffico e arrivata a Mondaino, è il bosco intorno al Teatro-Dimora ad ispirarla, facendole decidere all'ultimo momento di cambiare la modalità di presentazione del nuovo progetto scelta inizialmente.
Francesca propone di creare un apposito gruppo whatsapp per trasmettere gli audio da ascoltare durante il walking e in fila indiana usciamo nel bosco, guidati da Fabio Biondi, conoscitore dei sentieri. Non ci inoltriamo troppo nella vegetazione, costeggiando il teatro in un dedalo di sentieri in salita e discesa, spesso invasi dalle piante. L'aria è ferma, umida e gli insetti non danno tregua, il primo suono del messaggio audio è il rombo di un motore che si stampa sulle foglie degli alberi e unisce in un'insolita crasi il bosco di Mondaino e l'autostrada Bologna- Ancona. La voce di Francesca ci guida dalla sua auto nel bosco, dipanando i sentieri del Manifesto Cannibale, mentre Fabio ci conduce a piedi."
Ester Tatangelo per Stato Dell'Arte - C.Re.S.Co